I social network possono essere una vera e propria giungla per un brand: la gestione dei canali digitali di un’azienda diventa ogni giorno più complessa a causa di trasformazioni di algoritmo, nuovi format di pubblicazione e la presenza sempre più diffusa di contenuti polarizzanti, in grado di creare divisioni e dibattiti a volte anche molto accesi.
La Brand Safety si occupa proprio di questo: collocare in modo corretto e inattaccabile il marchio, evitando accostamenti a contenuti di natura violenta, sessista o più generalmente inopportuni per la vision e il relativo storytelling aziendale. È quindi sempre più necessaria l’adozione di strumenti di automazione per la moderazione dei feedback da parte degli utenti, in modo da evitare o al limite contenere situazioni di crisi e contrasto. Un’altra soluzione imprescindibile nella sua implementazione è fornire ai propri utenti/clienti la possibilità di segnalare direttamente gli elementi che urtano la loro sensibilità: in questo modo, il monitoraggio viene eseguito da due direzioni, assicurando una maggior protezione da questi incidenti e gravi media fail.
Se da un lato è necessaria cautela nella creazione e posizionamento dei contenuti sui social network, dall’altro oggi per qualsiasi brand è imprescindibile la connessione con gli utenti e la presenza proattiva nelle discussioni su temi rilevanti: questo elemento è il Brand Activism.
Come accennato precedentemente, la separazione tra valori della marca e valori della società non esiste più e questi due ambiti sono oggi intrecciati a doppio filo, specie se il target da conquistare è la fascia di più giovane – Millennials e Generazione Z.
Premesso questo, è da sottolineare come non siano le parole e gli intenti ad interessare i clienti: sono le azioni concrete ad essere rilevanti, come ad esempio progetti o investimenti rivolti alla salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità e di tematiche sociali di rilievo per il target selezionato.
Questo impegno però non può essere solo di facciata: secondo lo studio “Getting to Know Gen Z: How The Pivotal Generation is Different from Millennials” di Futurecast, infatti, circa il 42% delle persone intervistate si dice pronta a comprare dalla concorrenza qualora il brand dovesse deludere le aspettative nel mantenere le promesse fatte.
Brand Safety e Brand Activism sono quindi elementi fondamentali per qualsiasi strategia di comunicazione online e offline: come si è attivata la tua azienda per sostenere questo impegno? Quali strumenti sta impiegando per facilitarne la gestione?